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ZOOLOGIA

Zoologia esplora la frammentazione del corpo umano, con arti che si moltiplicano o cambiano forma, attraverso un linguaggio coreografico ispirato al surrealismo e all’illusione Magrittiana. Questo progetto innovativo di ricerca coreografica si propone di indagare i confini tra i linguaggi scenici e la trasformazione immaginaria dell'essere umano, creando una serie di esseri che emergono da un corpo. In questo progetto, il corpo diventa terreno fertile per creature ibride. La coreografa, attraverso un processo di ricerca e sperimentazione artistica, esplora le possibilità espressive del corpo trasformandolo in uno zoo interiore.
Ogni movimento e gesto diventa un’opportunità per dar vita a creature uniche, come un bestiario, Zoologia invita a esplorare il rapporto con il fantastico, attraverso la danza, il teatro d’oggetto, la musica.

Crediti

ideazione, coreografie e costumi Lucrezia Maimone

in scena Lucrezia Maimone

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oggetti di scena e maschere

Lupa Maimone, Vinka Delgado

 

progetto luci

Riccardo Serra

 

musiche scritte e dirette da Marco Caredda

- Marco Caredda (violoncello), Elsa Paglietti (violino), Paola Lilliu (Clarinetto), Melania Bertolo (Pianoforte), Alice Naitza Clarkson (Flauto Traverso)-

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sound design

Simone Frau

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fotografia

Sara Montalbano

Federica Zedda

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produzione Oltrenotte

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South East Dance Award - Most Surprising Dance Performance 2024 | Brighton Fringe Festival
Premio Presente Futuro 2023
Premio Zero in condotta 2023

 

con il sostegno di
MIC Ministero della Cultura


con il sostegno delle residenze artistiche
RIZOMI / Tersicorea | Teatro La Bottega / Bötti di Shcöggiu | Arte Transitiva / Officine Caos | La Nave del Duende / Caceres | Teatro Libero di Palermo


Progetto selezionato per il Bando ABITARE
Residenza artistica a cura di Equilibrio Dinamico con il supporto produttivo di Teatro Pubblico Pugliese, Comune di Andria, Festival Castel dei Mondi, Museo Diocesano San Riccardo (Puglia)​​

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un ringraziamento speciale a Susanna Mannelli, Donatella Pau, Tonino Murru.​

Tappe di creazione

“ANIMA IF”, TRA TEATRO DI FIGURA E DANZA, LA RIVELAZIONE DI “LUPA”

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È forte l’emozione nello scoprire la capacità di invenzione, l’estro e il controllo del corpo di Lucrezia Maimone, in arte “Lupa”, alle prese con evoluzioni ardite e spettacolari. Autrice di una danza senza sbavature, la giovane artista aggiunge anche una innata presenza teatrale. Nella sua finestra espressiva riprende un pezzo da “Zoologia” -in corso di allestimento- in cui mostrerà un bestiario delle meraviglie orrido e fantastico. Vestita con un ampio abito da uomo si produce inizialmente in una danza fatta di armonica scioltezza, inanellando figure di spericolati movimenti aerei. Sguardi ambigui e mimica suggeriscono personaggi di storie improvvisate, parte di un teatro danzato che sfiora il cielo.

Torna in scena per mostrare un pupazzo altissimo dalla testa piccolissima, metà corpo, testa e un braccio, avvolto in un candido camicione. Compie evoluzioni e sberleffi facendo saltare via come un tappo di champagne la testa del pupazzo.

Ma è seduta su una sedia che “Lupa” improvvisa una danza ammaliante e ipnotica delle quattro braccia (due ovviamente fasulle e “cucite” sulla schiena” non si percepiscono). Due più due. Due che diventano tre, quattro e tornano due. L’artista compone intrecci impossibili eppure autentici. Un pezzo di straordinario impatto che trasforma la danzatrice e attrice nell’icona di Shiva, la divinità indù della distruzione, conosciuta anche con il nome di Natarajà, ossia il “Signore dei danzatori”. Danza, invenzione teatrale, arte circense, teatro di figura e acrobatica. Tutto questo si concentra nell’arte di “Lupa”, o Lucrezia Maimone, futura stella di sicuro successo, grazie anche ad “Anima If” che conferma la propensione ad essere incubatore di nuovi talenti e vetrina di un teatro di figura che ricerca il confronto con altri mondi e linguaggi.

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WALTER PORCEDDA / Gli Stati Generali

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